martedì 7 giugno 2011

Dice che il faro è lì, "dove l'acqua di Tevero s'insala"

Come in ogni inizio d'estate, torna impellente la voglia di ritornare a questo nostro litorale completamente abbandonato per buona parte dell'anno, e infine riscoperto e benevolmente accolto dai Romani con la stessa metodicità di un cambio di stagione negli armadi. Ancora una volta vi invito ad uscire fuori porta per andare a scoprire l'atmosfera e i sapori di una decadente borgata di pescatori dalle atmosfere Pasoliniane, in bilico tra degrado urbano e autentico fascino di periferia di mare. I profili dei bilancioni dei pescatori si stagliano malinconicamente all'orizzonte in attesa che la prossima piena del Tevere o l'ennesima colata di cemento, ultimo scempio della casata Caltagirone, metta fine ai loro giorni, che in questo luogo magico e allo stesso tempo odioso, sembrano essersi fermati a cinquant'anni fa. Ci troviamo alla foce del Tevere, nel quartiere di Fiumara Grande a Fiumicino, lì "...dove l'acqua di Tevero s'insala...", come verseggiava Dante nel secondo canto del Purgatorio, ambientando in questo luogo di incontro tra Tevere e Tirreno il punto di raccolta delle anime destinate al secondo regno.


Sull'onda della metafora Dantesca il nostro itinerario percorrerà esattamente le medesime tappe del viaggio del poeta. Superati gli ultimi casermoni di Isola Sacra in direzione del faro ecco infatti spalancarsi di fronte a noi le porte dell'inferno: i cantieri del nuovo megaporto turistico della Concordia, una specie di Parco Leonardo affacciato sul mare dove le anime dannate di novelli Briatori (la cafonaggine estrema come ottavo peccato capitale) e lussuriose predatrici occuperanno quest'angolo di poetica decadenza al cospetto del vecchio faro, in un girone ripugnante di cocktail bars, infradito e abbronzature da tronisti. Il vecchio faro, in realtà ricostruito nel '46 sulle ceneri del suo illustre predecessore a seguito dei bombardamenti aerei tedeschi, venne abbandonato negli anni 70 perchè giudicato pericolante, divenendo infine scenario privilegiato di romantiche passeggiate al sapore di cannabis. Oggi mi piace immaginarlo come una moderna torre di babele che desideri solo lasciarsi crollare sull'infame scempio edilizio da seconda repubblica, e preferibilmente sull'autore stesso di questa ennesima violenza al nostro paesaggio e alla nostra storia.


Il faro e Fiumara sono separati da un ultimo breve tratto di strada: nessuna costruzione, da un lato i campi e dall'altro il mare e un infelice tentativo di creare una zona pic-nic, limbo perfetto per questo viaggio a ritroso nel tempo verso le borgate Romane degli anni 60, in uno scenario da "sporchi, brutti e cattivi" di Manfrediana memoria. L'inferno è ancora nelle strade dissestate, nelle case abusive, nella mancanza totale di criteri urbanistici. Sarebbe facile perdersi o lasciarsi prendere dall'inquietudine se non fosse che in questa piccola lingua di case, baracche e strade fatiscenti si arriva sempre al mare, o al fiume, lì dove la bolgia di anime purganti attende di essere portata a scontare le proprie pene accompagnate dalle dolci note del canto di Casella. Ed è lì che questo tratto di borgata trova il suo riscatto e il suo purgatorio: nell'odore forte di salsedine, alla vista del faro in lontananza e nelle acque del mare che si incontrano con sua maestà il Tevere, nei profili dei pescatori sugli scogli e in quella brezza inconfondibile che solo qui e solo in un giorno di tanti anni fa sembrava possibile ritrovare. 

Via Passo della Sentinella parte dagli scogli sul mare e corre parallela all'argine del fiume, e proprio qui concluderemo il nostro viaggio, dove del tutto inaspettata apparirà davanti a noi la rassicurante e accogliente palazzina che ospita la trattoria da Lilly. Se fino a questo punto avete pensato che abbia esagerato con tanta poesia, scoprirete anche voi che il paradiso dista solo lo spazio di quei pochi scalini che conducono alla terrazza.


Una terrazza, il tramonto, un paesaggio malinconico e un bicchiere di vino bianco ghiacciato, preludio dell'agognata cena di pesce nella calda atmosfera familiare, fatta di sorrisi, gentilezze e vaffanculi, con la schietta cordialità che fa di questi posti tutto quello che ancora ci si aspetta da una vera trattoria. La terrazza è il punto di vista privilegiato che vi farà innamorare di Fiumara Grande e del suo affascinante squallore. Sulla riva opposta dell'idroscalo, teatro del sordido omicidio di Pasolini, si stagliano i vecchi bilancioni dei pescatori, a sinistra il fiume e il suo invito a percorrerlo a ritroso, a destra scogli e mare aperto e di fronte a voi il silenzioso e alternato sfilare delle barche che escono in mare e rientrano lentamente in porto portandosi dietro i frutti della pesca e dei loro traffici illeciti. E se avrete la fortuna di arrivare in tempo per il tramonto, sperimenterete persino l'illusione di come proprio in questo luogo, dove ogni cosa è precaria, dimessa e sfuggente,  tutto possa essere meravigliosamente perfetto.
In attesa che arrivi Caltagirone e la sua colata di cemento.


La trattoria  "Lilly alla Fiumara" si trova in via Passo della Sentinella 126, a Fiumicino. Qualsiasi cosa scegliete, cadete bene. Per l'antipasto lasciate fare a loro e non ve ne pentirete. Oltre al tramonto, all'atmosfera e all'ottima cucina, apprezzerete anche il boccione di amaro lasciato generosamente sul tavolo. E se mancano i dolci fatti in casa, credete a me, è solo l'ennesima conferma che si mangia da dio e affanculo i dessert.
p.s.
Le foto sono di Edoardo Morello e ne trovate molte altre sulla sua pagina facebook FIUMARA GRANDE: non solo barche.

25 commenti:

  1. che bello questo post, un sapore decadente e salsedinoso *.*

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  2. Estate chiama litorale, litorale chiama vacanza: c'arriveremo a farle o ci stroncano prima??
    ma come dici te ..In una parola: "fidate!".. quindi conto d'arrivarci alle ferie ;))
    Son arci convinta che lo scempio edilizio dei tuoi litorali sia vero, perché non si son risparmiati anche da altre parti, e se sopra ci metti pure il rimpopolamento di quella specie umana, soggetta di studi e ricerche, dei tronisti ... bé che dio ce ne scampi.

    trattoria Lilly .. uhm uhm.. ti invidio :))

    ciao^^

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  3. Ci stai facendo conoscere una Roma e dintorni da un punto di vista privilegiato, per noi turisti che non osiamo andare oltre. Grazie

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  4. Non hai idea di quanto sia il bisogno di mare.
    Tu illuminante, come sempre.

    Ma... consolo te o tu consoli me?

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  5. @Tuni ..a cui non è male aggiungere un sapore di frittura di calamari ;)

    @Chaillrun Le ferie non si toccano! Magari non avremo il posto barca al porto della Concordia però na settimanalla de mare non si nega a nessuno, neanche a noi!! :P

    @Tiziana Grazie a te! In fondo è quello che fai anche tu ;)

    @walkinblue con questo "illuminante" sono definitivamente io ad essere consolato da te :D

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  6. Ahahah
    dovremmo andare ora
    al f.aro!!!

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  7. Roma è una delle città più belle del mondo.Salutoni a presto

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  8. delle volte credo ti paghi l'Unesco, o forse la Polverini, anzi Alemanno o meglio la Brambilla per l'invito al turismo. Di certo Caltagirone e Cementir non ti danno un centesimo, anche se vanno a mangiare di nascosto da Lilly ... ma quella Lilly è la stessa di Venditti che poi a forza di bigiare ha messo su una trattoria?

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  9. @walkinblu fa.ro? :) (non ha senso non perderci tempo) :D

    @Cavaliere nulla da aggiungere :) salutoni anche a te

    @Mariolino senza scomodare l'Unesco e la Brambilla mi accontenterei anche di una cena "aggratise" da Lilly, il che mi rende ancora più ignobile :).

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  10. Ciao, che bello questo post, che sa di decadenza e di mare, di vino e di tramonti! Passerò ancora a trovarti.^____^

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  11. @Viola Strabenvenuta!Ti aspetto..intanto vengo a farmi anch'io un giro dalle tue parti ;)

    @HARRYGOAZ U too! It HAS to be SUPER!! ;)

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  12. Andrea, dice che Lilly una volta ti dava l'anima con 20 mila lire, adesso non te la cavi con meno di 35 euri. Il figlio è un ragazzone simpatico ma ha alzato i prezzi. E' vero che lì tira aria da Cinecittà ma le cozze a mare sò cozze. Ho sentito due romani e mi hanno detto... dice che prima era meglio, adesso è un po' più figo ma anche un po più insalato, dev'esse er mar Tirreno che vince su er più romano Tevere.

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  13. Che una volta in qualsiasi trattoria di Roma se magnava meglio (o forse no) e se spendeva meno (questo è sicuro) è un dato di fatto! Cmq se proprio vogliamo armacce de calcolatrice co 28 iuri a testa abbiamo magnato da dio e bevuto 3 ( e dico 3) bottiglie di vino in 4! Magari non è 20000 lire, ma è quel giusto di quando ti alzi soddisfatto, 'mbriaco e a panza piena. E quando i ragazzoni riescono ad essere simpatici pure col locale pieno allora che je voi dì!
    Purtroppo il locale lo conosco da poco, quindi non avendone sperimentato i tempi d'oro non mi resta che promuoverlo così com'è!

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  14. Bel post, e pure sta trattoria che lascia er boccione alla fine, che te da un vino onesto (quello che ha visto l'uva) e che ti fa alzare da tavola soddisfatto me sembra un bel post ..te saluto

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  15. @Bella Max! un bel post e un bel posto ;) Mi piace la definizione di vino onesto...è quello che si beve anche all'Hosteria del Curato no?

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  16. Un altro tratto di Roma degno di essere conosciuto.
    Grazie per la possibilità che ci dai di conoscrere "l'altra Roma"

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  17. fantastico questo itinerario sulle orme di Dante! E per me che sono una sua fan è una vergogna non averlo mai percorso! Assolutamente da fare! P.S. liberatorio il vaffanbene al dolce che non c'è! ;)

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  18. @Costantino
    Grazie a te per seguirmi e aver voglia di conoscerla ;)
    @Turista hehe comunque anche senza dolce direi che con mezza bottiglia di amaro il livello di zuccheri è stato cmq abbondantemente superato ;)

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  19. ehm...in quale vicolo romano ti sei smarrito??? ;)

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  20. @Turista hehe in realtà mi sono smarrito sugli scogli di Capraia (ribadisco che non può mancare nel tuo elenco di paradisi Italici). Tra pochissimo rientro in rete con gli aggiornamenti e tutto quello che mi sono perso sui vostri blog! Un abbraccio e a prestissimo.

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  21. bello il tuo post Andrea.
    Grazie per la citazione e se passi da queste parti fatti vivo :)

    Edoardo Morello (innamorato di Fiumara)

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  22. @Edoardo Ciao Edoardo! Grazie a te!! Sono veramente molto contento che tu abbia letto il post e che ti sia piaciuto, così come a me sono piaciute un sacco le tue storie sui personaggi di Fiumara Grande. Un salutone e a presto!

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  23. CIAO ANDREA SIAMO LA FAMIGLIA LILLY VOLEVAMO SEMPLICEMENTE DIRTI GRAZIE PER QUESTA BACHECA CHE HAI CREATO E PER TUTTI I COMPLIMENTI CHE CI HAI FATTO LA COSA PIU' BELLA E' CHE NON RIUSIAMO A CAPIRE CHI SEI TI ASPETTIAMO PRESTO QUI DA NOI....GRAZIE ANCORA CON AFFETTO LA FAMIGLIA LILLY......

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  24. anvedi m'avete trovato pure voi diretti interessati!! Grazie a voi..ho passato proprio delle belle serate. La prossima volta prometto che mi paleserò!! a prestissimo!

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